Intestinal dysbiosis is now known to be a complication
in a myriad of diseases. Fecal microbiota transplantation
(FMT), as a microbiota-target therapy, is arguably
very effective for curing Clostridium difficile infection
and has good outcomes in other intestinal diseases.
New insights have raised an interest in FMT for the
management of extra-intestinal disorders associated
with gut microbiota. This review shows that it is
an exciting time in the burgeoning science of FMT
application in previously unexpected areas, including
metabolic diseases, neuropsychiatric disorders,
autoimmune diseases, allergic disorders, and tumors.
A randomized controlled trial was conducted on
FMT in metabolic syndrome by infusing microbiota
from lean donors or from self-collected feces, with
the resultant findings showing that the lean donor
feces group displayed increased insulin sensitivity,
along with increased levels of butyrate-producing
intestinal microbiota. Case reports of FMT have also
shown favorable outcomes in Parkinson’s disease,
multiple sclerosis, myoclonus dystonia, chronic fatigue
syndrome, and idiopathic thrombocytopenic purpura.
FMT is a promising approach in the manipulation of the
intestinal microbiota and has potential applications in
a variety of extra-intestinal conditions associated with
intestinal dysbiosis.
(World J Gastroenterology)

Ci sono parole che ho portato con me lungo tutti i giorni della mia vita. Alcune di queste mi hanno guidato e sono state l'insegnamento al quale ho attinto. "Nella letteratura universale troviamo molti predicatori, molti dispensatori di lezioni, molti censori che dispensano morale agli altri con sufficienza, con ironia, con cinismo, con durezza, ma è estremamente raro vedere un uomo mentre si sta esercitando a vivere e pensare". Questa frase del filosofo francese Pierre Hadot mi ha illuminato sul mio testamento intellettuale.

 

Non ho lezioni di vita o di morale né verità da tramandare, ma solo l'esperienza di un uomo che ha molto vissuto e molto pensato. Ho scritto in uno dei miei ultimi libri che sono giunto alla conclusione che il mestiere dell'uomo è pensare. Pensare autonomamente, coscientemente per costruire un sistema libero di interpretazione del mondo. Certo la nostra libertà di pensiero è limitata da scelte che non abbiamo potuto fare in prima persona: i genitori e il paese in cui nasciamo prima di tutto. Tuttavia dobbiamo ampliare la nostra autonomia adottando il dubbio come metodo.

 

Ai miei giovani medici ho sempre fatto una raccomandazione. Siate dubbiosi e siate trasgressivi, se trasgredire significa andare oltre limite del dogma o la rigidità della regola. Guardate all'esperienza della mia lunga vita: senza dubbio e senza trasgressione non avrei visto (e contribuito a provocare) i progressi nella lotta al cancro, l'evoluzione del ruolo delle donne, l'affermazione della libertà di amare, avere figli e vivere la propria sessualità, il tramonto del razzismo, la nascita del senso di sostenibilità ambientale e il rispetto per l'armonia del pianeta e per tutti gli esseri viventi. È vero anche che non ho visto, come da giovane ho sperato, la sconfitta del cancro e neppure la fine della violenza delle guerre e della fame nel mondo. E questo mi rammarica profondamente.

 

In tanti vorranno sapere se in questo mio riflettere, e studiare, e impegnarmi incessantemente per tante cause ho trovato il senso della vita. Sì, ho una risposta: la vita forse non ha alcun senso. Ma proprio per questo passiamo la vita a cercarne uno. L'importante non è sapere, ma cercare. Sconfiggere l'ignoranza sia il vostro impegno primario, perché l'ignoranza non ci dà alcun diritto. Continuate a cercare fino alla fine, con la consapevolezza che non potete fare a meno del bene e della vita.umberto_veronesi_1

L'elenalina è un lattone sesquiterpenico che si ritrova nell'Arnica montana e nell'Arnica chamissonis foliosa. L'elenalina è un composto altamente tossico e soprattutto i tessuti epatici e linfatici sono vulnerabili ai suoi effetti. Si ritiene che sia responsabile della tossicità e dell'irritazione a carico pelle associato all'arnica. Se una quantità sufficiente della pianta viene ingerita, l'elenalina produce gravi effetti gastroenterici ed emorragia interna del tratto digestivo.

L'elenalina ha una varietà di effetti farmacologici osservati in vitro, comprese attività antinfiammatorie ed antitumorali.

L'elenalina ha dimostrato di inibire selettivamente il fattore di trascrizione NF-kB, che svolge un ruolo chiave nella regolazione della risposta immunitaria. In vitro si è dimostrata anche un potente e selettivo inibitore della telomerasi umana e questo può in parte spiegare i suoi effetti antitumorali. Possiede anche attività antitripanosomica ed è tossico per Plasmodium falciparum

COLESTEROL SOURCESVariant ASGR1 Associated with a Reduced Risk of Coronary Artery Disease   Several sequence variants are known to have effects on serum levels of non–highdensity lipoprotein (HDL) cholesterol that alter the risk of coronary artery disease. We sequenced the genomes of 2636 Icelanders and found variants that we then imputed into the genomes of approximately 398,000 Icelanders. We tested for association between these imputed variants and non-HDL cholesterol levels in 119,146 samples. We then performed replication testing in two populations of European descent. We assessed the effects of an implicated loss-of-function variant on the risk of coronary artery disease in 42,524 case patients and 249,414 controls from five European ancestry populations. An augmented set of genomes was screened for additional loss-of-function variants in a target gene. We evaluated the effect of an implicated variant on protein stability. We found a rare noncoding 12-base-pair (bp) deletion (del12) in intron 4 of ASGR1, which encodes a subunit of the asialoglycoprotein receptor, a lectin that plays a role in the homeostasis of circulating glycoproteins. The del12 mutation activates a cryptic splice site, leading to a frameshift mutation and a premature stop codon that renders a truncated protein prone to degradation. Heterozygous carriers of the mutation (1 in 120 persons in our study population) had a lower level of non-HDL cholesterol than noncarriers, a difference of 15.3 mg per deciliter (0.40 mmol per liter) (P=1.0×10−16), and a lower risk of coronary artery disease (by 34%; 95% confidence interval, 21 to 45; P=4.0×10−6). In a larger set of sequenced samples from Icelanders, we found another loss-of-function ASGR1 variant (p.W158X, carried by 1 in 1850 persons) that was also associated with lower levels of non-HDL cholesterol (P=1.8×10−3). CONCLUSIONS ASGR1 haploinsufficiency was associated with reduced levels of non-HDL cholesterol and a reduced risk of coronary artery disease. (n engl j med 374;22June 2, 2016)

DNA

 

A trial reported in Nutrition Researchfound a protective effect for zinc supplementation against DNA strand breaks.* This type of genetic damage is caused primarily by reactive oxygen species and can lead to further damage and consequent disorders if not repaired. The study included 40 Ethiopian women believed to be of low zinc status due to decreased meat intake and high dietary phytate levels, which reduce zinc absorption. Plasma zinc levels were measured in blood samples collected at the beginning of the study. The women were given 20 mgzinc or a placebo daily for 17 days. Comet assay of intracellular DNA strand breaks was conducted in cells collected at the beginning and end of the trial. By the end of the study, comet tail measurement of DNA strand breaks decreased from an average of 39.7to 30.0in the supplemented group. DNA repairis an essential element of longevity and a number of nutrients that health conscious people supplement with today have been shown to help facilitate DNA repair. Zinc levels and DNA damage, the comet assay, a method that measures DNA strand breaks in cells, may represent a sensitive functional tool to assess response to zinc supplementation.” * Nutr Res. 2015 Jan;35(1):49-55. From LifeExtension